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Malvito, Ludovica Presta è Miss Sport Calabria 2017

MALVITO - nota stampa - È Ludovica Presta (con il numero 11), la prima classificata per la fascia Miss Sport Calabria 2017 eletta nella quinta selezione regionale che si è svolta a Malvito (Cosenza), nel Castello. Ludovica accede direttamente alla semifinale nazionale del 27 agosto a Jesolo. Ludovica ha 21 anni ed è alta 1.75. È nata a Cosenza, è al terzo anno di Ingegneria edile e architettura, è amante degli sport e in particolare del golf che pratica assiduamente.

San Marco, manca la logopedista nel Distretto sanitario

SAN MARCO ARGENTANO - La persistente assenza della figura di logopedista e la mancanza di risposte da parte dell’Azienda sanitaria ha indotto una donna di Malvito, madre di un minore affetto sin dalla nascita dalla Sindrome di down, a passare alle vie di fatto. La mamma, infatti, dopo gli appelli personali fatti già ad ottobre 2016 sull’assenza della figura fondamentale perlomeno per lenire alcune problematiche, è andata oltre.

Santa Caterina, chiesto l’intervento regionale per l’amianto di Triscioli

S. CATERINA ALBANESE - Il recente sequestro dell’ex fornace di laterizi di località Triscioli da parte dei militari dell’Arma della Compagnia Carabinieri di San Marco Argentano ha riacceso i riflettori su una vicenda che si trascina ormai da tempo immemore. Quei 20mila metri quadri d’amianto sulla copertura dell’ex fornace rappresentano, in altri termini, una vera e propria bomba ecologica nel bel mezzo della valle dell’Esaro.

Ciclismo, al leccese Pietro Zizzi la 3a Gran Fondo Valle dell’Esaro

MOTTAFOLLONE - Pietro Zizzi (Gs Piconese) di Melendugno (Lecce) ha vinto la 3. edizione della Gran Fondo Valle dell’Esaro (tempo 2h 33’03”; media 34,497), valida quale prova della Calabra Cup. Circuito bello e selettivo, con numerose curve e saliscendi, quello previsto dall’”U. C. Valle dell’Esaro” che ha attraversato ben nove comuni del comprensorio per 108 chilometri, 80 dei quali agonistici dalla zona industriale di San Marco fino all’arrivo a Mottafollone, centro dal quale era partito il primo tratto cicloturistico.

Altomonte, «restituite ai cittadini le tasse pagate in più»

ALTOMONTE - Torna ad alzare la voce il gruppo di minoranza. E lo fa tramite un pubblico manifesto affisso nel quale invita l’attuale maggioranza a «restituire ai cittadini le tasse fatte pagare ingiustamente per la spazzatura». I consiglieri comunali Francesco Provenzale, Antonio D’Ingianna, Francesco Iannuzzi e Gianpietro Coppola, appartenenti a “Uniti per Altomonte”, tornano quindi a chiedere con forza la restituzione dei soldi ai cittadini «visto che dall’inizio del mandato la cosa contrasta con quella operata dal vicesindaco ed Assessore al bilancio in carica Domenico Giglio».

Roggiano, la vicenda dell'ex stagista sul tavolo della Corte dei Conti

ROGGIANO GRAVINA -  Ricordate la vicenda di un ex stagista part-time, assunta anni addietro con un bando della Regione Calabria e successivamente confermata addirittura nello staff del sindaco? Bene, la questione non era passata inosservata già nella passata legislatura, quando ci furono diverse interrogazioni da parte di alcuni consiglieri di minoranza che facevano notare «l’assunzione di fiducia nello staff del sindaco, sebbene la stessa avesse in corso una vertenza legale con l’Ente in cui chiedeva il risarcimento dei danni avuti, tutte le retribuzioni maturate e non percepite e la trasformazione del posto».

Roggiano, tolte le deleghe assessorili alla consigliera Vano

ROGGIANO GRAVINA - La consigliera comunale Pina Vano, unica in maggioranza del Pd, non è più l’assessore alla Sanità, Urbanistica e Attività produttive. L’ha deciso il sindaco Ignazio Iacone che ha fatto notificare il decreto di revoca delle deleghe. La cosa era palpabile da alcuni giorni e sarebbe esplosa dopo l’ultimo incontro di mercoledì tra la maggioranza e la delegazione Pd, composta dal segretario Angelo Grosso e dallo stesso ora ex assessore. Un summit peraltro abbandonato dagli esponenti del circolo e che aveva fatto già presagire una fumata grigio-scura se non nera come, in effetti, poi è stato.

San Marco, proseguono spediti i lavori del quadrivio dell’Esaro

SAN MARCO ARGENTANO - Procedono piuttosto spediti i lavori del quadrivio dell’Esaro situato nei pressi dello scalo sammarchese che comprendono, tra gli altri, la rotatoria per far defluire meglio la viabilità, il nuovo parcheggio-autostazione per gli autobus e tutte le opere connesse. I lavori si stanno realizzando utilizzando un finanziamento concesso dalla Regione Calabria ai sensi della legge regionale n. 24/87 e destinato, appunto, a sovvenzionare sia la realizzazione della stessa quanto l’adeguamento della viabilità e delle infrastrutture collegate compreso il parcheggio bus che consentirà una migliore razionalizzazione dei servizi.

San Marco, gruppo social per la riapertura della strada di Cavallerizzo

SAN MARCO ARGENTANO - Al momento è nato solo sui “social” ma il gruppo di persone si prefigge di risolvere l’annoso problema della strada di Cavallerizzo ormai chiusa e intransitabile da una dozzina d’anni. Il gruppo è denominato appunto "Movimento ricostruzione strada Cavallerizzo" e vi ha aderito, per sua volontà, il vescovo di San Marco – Scalea monsignor  Leonardo Bonanno oltre all’antropologo, il professor Vito Teti. «È un movimento che comunque nasce dal basso – spiega l’ideatore Gianfranco Russo – e che partendo dalla gente comune, perché no anche da quella che non sa e non vuole entrare nei meandri della burocrazia rivendica solo un sacrosanto diritto che si chiama libertà».

San Marco, i miei Vescovi Argentanesi

SAN MARCO ARGENTANO (*) - “I miei Vescovi  argentanesi” è  una recente  pubblicazione  di Mario Scarpelli  realizzata con la collaborazione del prof. Umberto Massimiani. E’ un lavoro superbo di 360 pagine,  corredato da 137 documenti e 103  immagini, che ricorda i Vescovi dell’età  contemporanea  conosciuti dall’autore, autentico e fervente cattolico, protagonista attivo della vita delle istituzioni, testimone di tanti  episodi importanti della nostra Storia.  Non  una formale  conoscenza, ma  i  Vescovi citati  hanno orientato la formazione dello stesso.
Il libro  è un dono  prezioso,  come sottolinea mons.  Bonanno   nella presentazione, perché  è un lavoro  realizzato  in età avanzata da  Mario Scarpelli: è un regalo alla diocesi e ai sammarchesi  nel suo 95° compleanno. La pubblicazione  coincide  inoltre con  l’emanazione  del  decreto pontificio che  proclama  “Venerabile” il Vescovo Agostino Ernesto Castrillo ofm  per le sue virtù eroiche  e con il centenario delle apparizioni di Fatima con cui il nostro Santuario della Madonna del Pettoruto è gemellato.
Possiamo dire che il testo è formato da  due parti: la prima  presenta la Diocesi di San Marco Argentano-Scalea,  la seconda   parla dei Vescovi argentanesi dell’epoca contemporanea e di Vescovi illustri  nativi di San Marco o zone limitrofe. Nella prima parte  l’autore  descrive  della  Diocesi  l’aspetto  storico-culturale, il territorio (65 parrocchie, 120.000 abitanti, superficie kmq1142) ,  l’antica origine  che affonda le radici  nella Storia  di oltre mille anni fa.  In questo quadro generale  sono incastonati  il santuario della Madonna di San Sosti e  la figura del compatrono San Francesco di Paola.  L’autore  definisce il santuario della Madonna Incoronata del Pettoruto “la perla della Calabria” e San  Francesco di Paola  (1416-1507) “il sole della Calabria”. Il  tutto è  raccontato   con  testimonianze, poesie, eventi   che fanno risaltare la  spiritualità di alcuni uomini e la spiritualità che  pervade degli  ambienti. A completare il tutto una  poesia  di  mons. Luigi Fago (1920-85) : “I luoghi santi di San Marco Argentano”. Nella seconda parte  leggiamo dei  vescovi dell’età contemporanea , da Salvatore Scanu a Leonardo Bonanno,  ai quali  Scarpelli  dedica  anche il suo personale ricordo.  
Un capitolo  per ogni Vescovo corredato da  biografia,  stemma e motto araldico,  lettere, documenti, foto; notizie  importanti ed alcune inedite, ma  la parte che commuove  ed “ intenerisce il core ”  è il ricordo personale  che  Mario Scarpelli   scrive di ognuno ripensando  momenti della   propria vita  e  l’influenza   formativa  di ciascun vescovo  su di lui.
Cerchiamo  di ricordare  brevemente  i Vescovi  nominati  nell’ampio testo.
Salvatore Scanu (Orzieri 1859-San Marco 1932) fu vescovo di San Marco-Bisignano per 23 anni e fu definito dalla popolazione il  “vescovo dei poveri” per la sua umiltà e misericordia. “Crux Fortitudo mea” il motto  che dominava  sul suo vessillo.
Il successore  Demetrio Moscato (Gallina RC 1888-Salerno 1968)  resse la diocesi nel periodo 1932-45 .  Il  motto araldico fu  “Pro  Fide et Patria” .  Continuò  e sviluppò  anche ciò che  mons. Scanu aveva avviato: ampliò  il santuario del Pettoruto, promosse un raduno socio-economico  per il  Mezzogiorno, costruì  nuove chiese, elevò a compatrono diocesano san Francesco di Paola.  Fu il  ricostruttore materiale, morale e spirituale del dopoguerra.
A lui successe  mons. Michele Rateni (Putrella Tifernina CB 1901- San Marco 1953),  guidato dalla stella mariana, come diceva il suo motto “Respice Stellam”. Promosse un  congresso mariano, un congresso eucaristico e il culto dei martiri argentanesi. Comprese pienamente il compito dell’Azione Cattolica e  la sostenne;  restaurò il Seminario di Bisignano.
Breve ma intenso fu l’episcopato  di Agostino Ernesto Castrillo ofm (Pietravairano CE 1904- San Marco 1955). Parroco a Foggia,  segretario  provinciale dell’Ordine  Francescano Minore  per Puglia-Molise, assistente spirituale della Pontificia Università Antonianum di Roma. Di lui si diceva che avesse  la dolcezza di San Francesco di Assisi e la forza di San Francesco di Paola. Colpito da un male incurabile che lo costrinse all’immobilità, testimoniò  luminosamente il Vangelo e la Regola francescana accettando la sofferenza  in perfetta letizia.  Il suo motto fu: ”Amor, Iustitia, Pax”. Il  16 giugno  scorso  papa Francesco ha firmato il decreto  che lo ha  dichiarato  Venerabile.
 Dopo di lui il vescovo Luigi Rinaldi  lavorò  da  ”buon milite di Cristo” come diceva  il motto del suo stemma. Nato a Napoli nel 1901 è tornato alla casa del Padre nel 1977 ed è sepolto nel santuario della Madonna del Pettoruto. Devoto alla Vergine  aveva iniziato la pubblicazione del periodico “Voce del Pettoruto” per diffondere  e sviluppare il culto mariano. Ha guidato la diocesi  nel comprendere ed attuare i dettami del  Concilio Vaticano II. E’ autore di un decalogo per i parroci che rimane ancora attuale.
Augusto Lauro fu il vescovo non più della diocesi di San Marco-Bisignano  ma di San Marco Argentano-Scalea in seguito alla ridisegnazione delle diocesi calabresi .  Il motto sul vessillo diceva :”Honor Meus Honor Ecclesiae. Nato a Tarvisio (UD) nel 1923 è eletto vescovo nel 1979 e per raggiunti limiti di età nel 1999 lascia la cattedra vescovile. A lui si devono il Museo diocesano, il sinodo diocesano, molti e vari incontri culturali ;  ha  avviato  la causa di informazione canonica del predecessore Agostino Ernesto Castrillo ofm.
Il suo successore  Domenico Crusco (Grisolia CS 1934-San Marco 2013)  conosceva San Marco  perché  era stato rettore del Seminario vescovile;  ha  guidato   la diocesi fino al 2011. Il  motto scritto sul vessillo diceva :”Sollicitudo Mea Gloria Dei”.  Ha celebrato il IV centenario del Venerabile fra Albenzio Rossi di Cetraro (1542-1606), ha dato impulso alla formazione e alla cultura. Nel suo testamento  spirituale è toccante l’ultima frase: ”La Madonna del Pettoruto mi accompagnerà nel mio incontro col Padre”.
Il vescovo  in carica, mons. Leonardo Bonanno (San Giovanni in Fiore CS 1947) è filosofo e canonista, giudice presso il Tribunale ecclesiastico calabro, docente e scrittore. Il suo motto  “Ecclesiam diligere”  esprime  l’obiettivo del suo impegno di pastore: amare e onorare, far amare e far  onorare la Chiesa. Le visite pastorali che compie gli danno la possibilità  di conoscere i problemi reali della sua diocesi e di stare con semplicità vicino alla gente e comprenderne preoccupazioni ed affanni. Mons. Bonanno, nella sua benevolenza,  ha fatto conferire a  Mario Scarpelli il titolo pontificio di Commendatore di San Silvestro Papa.  
Scarpelli non può e non vuole  dimenticare i Vescovi  nati in questo angolo di Calabria: Raffaele Barbieri (San Marco Argentano 1898-Cassano 1968) e Domenico  Petroni (Cervicati 1881-1978). Raffaele Barbieri fu illustre vescovo di Cassano  allo Jonio. Teologo, promotore di studi e ricerche, oratore che incantava chi lo ascoltava. Riposa nella cattedrale di Cassano nella Cappella del SS Sacramento. Domenico Petroni fu vescovo delle diocesi di Anglona-Tursi e  di Melfi-Rapolla-Venosa. L’autore ricorda anche  la figura del cappellano militare don Alcide Gaudio nato a San Marco Argentano nel  1904 e  dichiarato disperso dal 21 maggio 1945. La pubblicazione si conclude con la figura e l’opera del “sapientissimo calabro” il cardinale Guglielmo Sirleto (Guardavalle CZ 1514- Roma 1585), vescovo di San Marco nel 1566. Nominato  cardinale, fu  consultore del Concilio di Trento, prefetto della Biblioteca apostolica vaticana, membro di Congregazioni, filosofo, teologo. E’ stato celebrato a Roma nel 2015 con un convegno internazionale e Scarpelli ha  donato ai convegnisti una vasta documentazione.
“I miei vescovi argentanesi “ di Mario Scarpelli  spingono il lettore a  riflettere sulla figura del vescovo, che  come  San Tommaso d’Aquino scriveva:” …  deve pascere il gregge di Cristo ed essere utile al prossimo”. Ogni cristiano deve conoscere la diocesi di appartenenza e il vescovo che la regge o meglio, come Mario ci insegna, i vescovi che l’hanno retta negli ultimi anni. Leggere il testo di Mario Scarpelli  significa fare un excursus nella storia recente con  la visione di  foto e la lettura di  documenti  finora inediti.
Il suo è  un lavoro fatto con maestria, da vero documentarista al quale non sfugge nulla e che riesce a  trascrivere con abilità  e  dovizia di particolari  la storia del recente passato, un lavoro frutto dell’amore per la propria terra. Concludendo  è opportuno  ribadire che lo scritto di Mario Scarpelli non è una semplice pubblicazione, ma una ricerca che ci offre memoria, valori che il tempo non cancella, valori che sono un patrimonio da regalare a tutti, ai giovani in particolare, per farne oggetto di riflessione e per ritrovare le proprie radici.

                                                                                                                                                                                                     (*) nota a cura del professor Gabriele Talarico

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