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Raffaele Fera

Raffaele Fera

150 anni e li dimostra

Il prossimo 17 marzo, fra tanti distinguo, l’Italia celebrerà il suo 150° compleanno. Si tratta di un avvenimento sofferto che dimostra ancora una volta come l’impresa dei Mille, scaturita da una diffusa volontà popolare ansiosa di riunificare sotto un’unica bandiera la gran parte dell’area geografica corrispondente alla penisola italica e implicitamente sostenuta dall’interesse delle potenze dell’epoca, ha sanato tante ferite, ma nel contempo ha aperto nuove piaghe, mai completamente rimarginate, anche perché lasciate incancrenire.

Vincolo di mandato

Dopo oltre sessant’anni “di onorato servizio” sarà pur vero che la nostra carta costituzionale presenti qua e là, se non proprio la necessità, quanto meno l’opportunità di qualche operazione di restyling. Si tratterebbe di ritocchi, revisioni, aggiornamenti che non ne stravolgano l’impianto complessivo, un autentico gioco di equilibri fra poteri dello Stato tali da garantire a tutte le componenti e le espressioni  politiche, uguali parità, uguali dignità, uguali opportunità.

Rc auto, furbi in aumento

Circolare in auto, checché se ne dica, diventa sempre più rischioso. Questo a dispetto dell’impiego di accorgimenti tecnologici sempre più sofisticati da parte delle case costruttrici. Il grado di pericolosità quindi, è da ricercare non tanto nel mezzo di locomozione, quanto nei comportamenti dei singoli utenti della strada e in particolare dei proprietari dei mezzi che circolano senza assicurazione obbligatoria o con contrassegno falsificato.

Amministrare: un mestiere ricercato

Non c’è alcun dubbio. Al di là della specifica appartenenza politica, una gran parte degli elettori più o meno equamente distribuiti fra i vari partiti e formazioni, a torto o a ragione, non si fida più di tanto della classe politica, immaginando sempre oscure trame di potere anche quando siano difficili da dimostrare o non sussistano. Il fenomeno, ormai endemico, si verifica ad ogni livello elettorale, sia esso comunale, provinciale, regionale, nazionale, europeo.

Il Papa primo Patriarca

La notizia risale a qualche tempo fa, ma coi tempi di reazione propri della Chiesa, essa conserva tutta la sua importanza e attualità in quanto potrebbe veramente riportare i rapporti fra Chiesa d’Oriente e d’Occidente a quella unità perduta nel 1054 con uno scisma fondato sull’inserimento del termine “filioque” nel Credo niceno che, se è di estrema importanza a livello dottrinale trinitario, esso resta pressoché incomprensibile alla massa dei fedeli che dello scisma hanno percepito solo la lotta per la supremazia del Vescovo di Roma su quello di Costantinopoli e viceversa.

Signore dacci oggi il nostro pane quotidiano

La vicenda dei prodotti da banco alimentare rinvenuti nei giorni scorsi nelle campagne del nostro comune nei pressi di una sorgente di acqua potabile, oltre ai risvolti di carattere giuridico, riveste aspetti prettamente umanitari fortemente connessi col tipo di società cosiddetta “civile, evoluta e altamente tecnologica” come la nostra, che allegramente e inconsciamente spreca le risorse del pianeta fino al punto di non ritorno che causerà la sparizione di ogni forma di vita, almeno nella forma oggi conosciuta.
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