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Centrale del Mercure, confronto aperto in commissione agricoltura

  • Gentile, Graziano, De Nisi: «Opportuno abrogare l’art.14 della Legge 36/24»
Centrale del Mercure, confronto aperto in commissione agricoltura

COSENZA – «È necessaria, quanto opportuna la volontà di approfondire la proposta di legge regionale che abroga il divieto di realizzazione nei parchi nazionali e regionali calabresi di impianti di produzione energetica alimentati da biomasse, e di farlo insieme agli stakeholder sociali e istituzionali».

La Sesta Commissione consiliare, guidata dal consigliere regionale Katya Gentile, approfondirà il tema del ridimensionamento della Centrale del Mercure durante una seduta ad hoc che si terrà il prossimo 7 gennaio, per come stabilito dal presidente del consiglio regionale Filippo Mancuso, al termine dell'incontro che si è tenuto a Reggio Calabria il 20 dicembre scorso con i rappresentanti degli enti territoriali, delle organizzazioni sindacali, di categoria e delle imprese coinvolti. Lo scrivono in una nota i proponenti del progetto di legge n. 334, che abroga dell'art. 14 della legge N.36/2024, Giuseppe Graziano, Francesco De Nisi e Katya Gentile. «Riteniamo necessario - scrivono i consiglieri regionali - un approfondimento ed una riflessione su una tematica importante quanto delicata che investe il comparto produttivo della filiera legno-forestale calabro-lucana, mettendo a rischio circa un migliaio di posti di lavoro, e riguarda un tema di interesse nazionale ed europeo quale la produzione di energie da fonti rinnovabili, per cui la nostra regione risulta agli ultimi posti in Europa».
«Tra l'altro – aggiungono - quello stesso comparto, attraverso l'opera di manutenzione e pulizia delle aree boscate, garantisce una funzione strategica fondamentale nell'ambito della prevenzione degli incendi, in una regione come la Calabria che vanta un patrimonio boschivo forestale pari ad oltre il 44% del territorio regionale, promuove la gestione sostenibile delle foreste, la salvaguardia degli ecosistemi forestali e favorisce la cooperazione tra aziende pubbliche e private per una gestione forestale condivisa».

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