Elezioni 2020, Marranghello non si ricandida In evidenza
- «Rimoli sbaglia se non prosegue il proprio mandato»
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SAN LORENZO DEL VALLO - In vista delle prossime elezioni, che si terranno a San Lorenzo del Vallo nella primavera del 2020, nella comunità si è sparsa la voce che vedrebbe Luciano Marranghello, già sindaco del paese, pronto a ricandidarsi. A seguito di ciò, l’ex primo cittadino ha deciso di mettere un punto a questa storia spiegando senza indugio i motivi del suo rifiuto alla candidatura. «Non ho nessuna intenzione di ricandidarmi -afferma-, anche perché, se avessi avuto intenzione di continuare a fare politica, mi sarei candidato come consigliere in una lista nella scorsa tornata elettorale e sicuramente avrei ottenuto almeno 100 voti.
Fare il sindaco -continua Marranghello nella sua disamina- per me è stato un grande privilegio, mi sono messo a disposizione, per 10 anni, del mio paese. Già nel 2013 -ricorda- avevo presentato le dimissioni perché la politica è diventata troppo personalizzata. Si confondono gli attacchi politici con gli attacchi personali e questa cosa non l'ho mai accettata. Solo i consiglieri dell'epoca mi dissuasero a non mollare».
Dalla fine del mandato ad oggi, però, sono trascorsi 5 anni e sui cambiamenti Marranghello commenta: «Sinceramente seguo poco la politica a San Lorenzo del Vallo. Quelle rare volte che vengo noto un peggioramento a livello sociale. Registro quello che vedo vicino casa mia e tutta quell'area -dice- è sempre sommersa di rifiuti. Per il resto sono contento che questa amministrazione stia realizzando tutto il mio programma. E se qualcuno smentisce posso indicare atti, con numero di protocollo, che abbiamo presentato e per cui non abbiamo ottenuto il finanziamento completo. Ciò a causa dei tagli subiti dal 2010 al 2016, in cui i comuni hanno avuto sempre meno accrediti. Nel 2011 il patto di stabilità ha fatto soffrire tutti gli enti sul piano finanziario, chi conosce le vicende sa che dico la verità. Solo nel 2017 si sono sbloccati i fondi perché è saltato il patto di stabilità. Quindi tutti i pagamenti che il comune ha avuto riguardano i miei progetti, come il castello, la strada Cavalcante, la palestra, ecc.».
Insistiamo per sapere se qualcosa possa fargli cambiare idea, ma afferma: «Si dice anche rientri in paese per fare riunioni e organizzare una lista ma così non è. Lo faccio soltanto per motivi di lavoro o strettamente familiari. Una cosa che mi lascia perplesso -sottolinea- è che oltre agli amici soliti che mi chiedono di vederci per la candidatura, oggi mi chiamano anche gli acerrimi avversari. Lo stesso Eugenio Ciliberti mi pare faccia comizi contro questa amministrazione per poi chiamarmi e chiedermi fortemente di candidarmi. Nel 2005 -racconta- ero all'apice della mia carriera, negli apparati dello Stato, ho rinunciato per dedicarmi al mio paese. Ho notato da subito gelosie e invidie che hanno determinato un percorso amministrativo molto faticoso. Alla fine del 2014 ho aperto uno studio legale in una comunità di circa 100mila abitanti e non voglio assolutamente ricominciare da zero».
La voglia di smentire queste voci è forte per Marranghello che, però, induce a pensare come queste dichiarazioni possano anche essere una strategia messa in atto, dall’ex Sindaco, per sondare il terreno e capire se i cittadini sono dalla sua parte. Sulla questione, però, l'interessato precisa: «Qualcuno lo penserà, ma garantisco, e do la mia parola, che non è così. Chi conosce me e il mio carattere sa che non ricorro a questi stratagemmi. Da sindaco ho imparato a conoscere le persone e so come fare per sapere i consensi. Io ritengo che Rimoli sbagli se non si ricandida, perché un sindaco non può completare quello che ha in mente di fare in soli 5 anni. Gli auguro di proseguire per realizzare ciò che è bene per il paese. Ad ogni modo -conclude- vi autorizzo sin da ora a definirmi pubblicamente bugiardo se dovessi ricandidarmi alle prossime elezioni».
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