«Io credo che le istituzioni bancarie siano più pericolose per le nostre libertà di quanto non lo siano gli eserciti permanenti. Essi hanno di già messo in piedi un'aristocrazia facoltosa che ha attaccato il Governo con disprezzo... le banche e le compagnie che nasceranno intorno alle banche priveranno il popolo dei suoi beni finché i loro figli si ritroveranno senza neanche una casa sul continente che i loro padri hanno conquistato».
Quali sono le ragioni della decadenza di Spezzano Albanese? Perché da oltre un decennio il paese vive un processo lento, ma inarrestabile di degrado economico, sociale e culturale? Quali sono le cause scatenanti di tale evidente regressione? Che cosa è avvenuto alla comunità arbereshe?
Dopo, soltanto, quindici mesi dall'insediamento a Largo Don Bosco, la Giunta Cucci pare sia alla frutta. La luna di miele tra il sindaco e la cittadinanza spezzanese sembra, sorprendentemente, cessata prima del tempo. L'alto tasso di impopolarità della nuova amministrazione comunale, ormai, è allarmante.
Proprio alla vigilia dei festeggiamenti del centocinquantesimo anniversario dell’Unità, il Risorgimento italiano è sotto processo. Negli ultimi anni, l’epopea ottocentesca che ha dato origine al nostro Paese è finita sul banco degli imputati, accusata come la responsabile di gran parte dei mali e dei vizi nazionali. In libreria trionfano pamphlet che eccitano il vittimismo di questa o quell'altra fazione.
Dopo la grave crisi finanziaria del 2008, che ha sconquassato il sistema economico occidentale, la maggior parte degli analisti ed opinionisti economici contavano in una lenta ripresa (verso la fine dell'anno 2009) che si sarebbe avvertita nell'anno 2010. Ma pare che le cose non siano proprio così, né, d'altronde, le previsioni sul futuro appaiono promettenti.
Bisogna riconoscere che la costruzione del Partito Democratico in Italia è stata un vero e proprio atto di coraggio. Esso, a seguito di un lento e travagliato percorso, è nato dall'incontro di due grandi tradizioni politiche, di due culture profonde, riconducibili da un lato all'esperienza del “Partito Comunista Italiano” ed dall'altro a quella “area Dossettiana” della “Democrazia cristiana”, che si sono messe in gioco per confluire in un soggetto nuovo che “intende contribuire a costruire e consolidare, in Europa e nel mondo, un ampio campo riformista, europeista e di centrosinistra, operando in un rapporto organico con le principali forze socialiste, democratiche e progressiste e promuovendone l’azione comune” (Vedi Manifesto dei Valori PD approvato il 16.02.2008).