Parco Eolico, il Consiglio di Stato rigetta il ricorso dei contrari In evidenza
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MONGRASSANO - Il Consiglio di Stato mette la parola fine alla vicenda del Parco eolico “Aria del vento”. Nei fatti, la quarta sezione, boccia definitivamente – in sede giurisdizionale – il ricorso proposto addirittura dal Mibact, al quale aveva dato manforte il Wwf “Calabria Citra”, già intervenuto in giudizio per rafforzare la posizione del Ministero adito.
La sentenza – pubblicata il 3 dicembre scorso – ha ritenuto conformi a tutte le normative di legge i lavori dell'azienda costruttrice e in “adiuvandum” quelle in materia di concessione rilasciate dai comuni di Mongrassano, San Marco Argentano e Cervicati, tutti limitrofi all’area del parco eolico. L’appello era stato proposto avverso la sentenza (1521/19) resa dal Tar di Catanzaro, che aveva visto la Prima sezione dell’organo amministrativo regionale annullare l’ordinanza 6/2019 emessa proprio dal Mibact, che aveva disposto la sospensione dei lavori del costruendo parco eolico. Il giudizio di merito era previsto per lo scorso mese di aprile, ma a causa della pandemia si è avuto solo nei giorni scorsi. Il ricorso era contro il Comune di Cervicati e quello di Mongrassano, in persona dei rispettivi sindaci; la Regione Calabria; il Comune di San Marco Argentano e Siemens Gamesa, che pur non costituitisi in giudizio erano parte integrante del procedimento incardinato. Il Consiglio di Stato, in pratica, sulla questione di “fatto e diritto” ha fatto un excursus di tutte le autorizzazioni avute dalle società appellata, partendo dal provvedimento della Regione Calabria del 20 giugno per «realizzare un parco eolico, denominato “Aria del Vento”, nel territorio dei Comuni di Mongrassano, San Marco Argentano e Cervicati». La narrativa della sentenza ha esplicato tutte le concessioni regolarmente rilasciate e, in sostanza, ha smontato la tesi Ministeriale ritenendo quindi «l’appello da rigettare in toto». Così hanno deciso nella camera di consiglio i magistrati Raffaele Greco (presidente); Luca Lamberti (consigliere, estensore); Giuseppe Castiglia, Alessandro Verrico ed Emanuela Loria (consiglieri). La natura della controversia ed il rilievo dei sottesi interessi hanno suggerito, infine, la compensazione delle spese del grado tra le parti costituite; nulla sulle spese per le parti non costituite. La sentenza definitiva rappresenta una rivincita legale ma soprattutto personale per il sindaco di Mongrassano, avvocato Ferruccio Mariani, che in questi anni ha dovuto subire numerose illazioni e calunnie che lo volevano - anche sui media - «accusato di corruzione quale prezzo della compiacenza e del silenzio sulla “illegittimità e illegalità” del parco eolico». Nulla di tutto ciò è stato dimostrato in atti e, anzi, per come risulta dalla sentenza del Consiglio di Stato «anche l’azienda costruttrice non ha creato alcun danno» e di conseguenza entra in gioco l’azione risarcitoria di 2,5 milioni di euro chiesta proprio dalla Gamesa presso il Tar di Catanzaro a cui dovrà ora sottoporsi il Mibact per essere stato ritenuto organo soccombente.
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