Un pullo di cicogna muore a causa della plastica In evidenza
- Scritto da Alessandro Amodio
- DISQUS_COMMENTS_COUNT:DISQUS_COMMENTS
- dimensione font riduci dimensione font aumenta la dimensione del font
- Pubblicato in Provincia Cronaca
- Letto 1736 volte
- Stampa
BISIGNANO - Un pullo di cicogna è morto a causa della plastica. È la disavventura nella quale si sono purtroppo imbattuti alcuni volontari della Lipu. Gli stessi stavano eseguendo, nella località denominata Frassia, un’attività di inanellamento dei piccoli della Cicogna bianca, e due di loro – Roberto e Luigi - si sono dovuti arrampicare su un traliccio dell’Enel per cercare di fare il possibile insieme a Silvana (unica donna in Calabria ad operare come squadra sugli impianti in esterni) che coordinava le operazioni dal basso.
La prima notizia dopo l’arrampicata è positiva: i pulli presenti nel nido sono due; il rovescio della medaglia però è negativo: i due piccoli esseri sono impigliati in un rotolo di fili di nylon. Bisogna, pertanto, recidere prima la bobina e poi proseguire al prelevamento. Le coppie di cicogne sono in allarme quasi ad intuire che c’è qualcosa che non va: caracollano allarmate e battono i becchi emettendo dei forti suoni. Il nido è in un campo di mais, il traliccio è alto quasi venti metri, e non è facile operare. A quell’altezza non ci si può avvalere del cestello elevatore, quindi è necessario issarsi imbragati in sicurezza per raggiungere il nido che ha un diametro di oltre un metro, ben oltre il piano d'appoggio. I due operatori, efficacemente allacciati al pilone operano con solerzia ma in modo purtroppo non agevole. L’inconveniente del filo di nylon è diventato un cappio mortale per uno dei piccoli esseri di cicogna che praticamente viene strangolato dalla matassa; l'altro fortunatamente è bloccato solo alle zampe. Il cicognino tramortito – secondo gli esperti della Lipu venuto al mondo un po' prima dell'altro esemplare – non può essere più salvato; il secondo, invece, ha diverse ferite che hanno provocato una cancrena. I volontari con molta dimestichezza riescono a rimuovere il filo, idratano il piccolo volatile neonato e misurano dimensioni e peso: un chilo e mezzo. Alla zampa non ferita viene immesso l'anello identificatore il cui codice verrò inserito in una banca dati dell'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) che è accessibile ai ricercatori d’ogni dove per segnalarne gli spostamenti e stimarne l'età. Purtroppo nel nido ci sono moltissimi avanzi di plastica: buste di spazzatura lasciate inconsapevolmente lungo le campagne e dintorni che, purtroppo, hanno danneggiato i piccoli. È un nuovo esempio, purtroppo, di come l’uomo riesce a rovinare l’habitat naturale di piccoli esseri viventi come i due pulli. In quest’area, in particolare, la provincia di Cosenza accoglie un importante insediamento degli uccelli migratori. In questi anni sono tante le coppie che si riproducono da queste parti. Nei fatti, grazie al “Progetto Cicogna Bianca”, lanciato oltre quindici anni addietro dalla LIPU in sinergia con Enel Calabria, sono decine i basamenti artificiali poggiati su vari tralicci e su pali elettrici in alcune aree definite strategiche: qui siamo nella Valle del Crati, ma anche la Piana di Sibari, lungo il Fiume Crati, la costa ionica tra Schiavonea e Corigliano-Rossano e nella Piana di Tarsia.
© Riproduzione riservataAbbonati a dirittodicronaca.it
Caro lettore, cara lettrice,
ci rivolgiamo a te sottovoce, per sottolineare il senso di gratitudine che, con il tuo continuo interesse, hai dimostrato durante questi anni di attività ininterrotta di informazione che DIRITTO DI CRONACA ha gratuitamente garantito sul Territorio dal 2009. A giugno 2020, nel pieno della pandemia, abbiamo chiesto un sostegno economico libero per far fronte a nuovi oneri economici e poter garantire il servizio di informazione. I risultati, purtroppo, non sono bastati a coprire tutte le spese. A quei pochi sostenitori, però, va il nostro profondo senso di gratitudine e di riconoscenza.
Quanto fatto potrà avere un seguito solo se ogni utente lo vorrà davvero, dimostrandolo fattivamente, anche se in maniera puramente simbolica: sostenendoci con l'irrisorio contributo di un solo caffè al mese. Questo darà la possibilità di accedere a tutti i contenuti della nostra piattaforma di informazione, che sarà resa più fruibile e più "smart" e arricchita di nuovi approfondimenti e nuove rubriche che abbiamo in cantiere da tempo ma che non abbiamo potuto realizzare per carenza di fondi.
Ti ringraziamo di vero cuore sin d'ora per quello che farai per sostenere Diritto Di Cronaca.
NON STACCARCI LA SPINA... AIUTACI A MANTENERTI SEMPRE INFORMATO!
Emanuele Armentano