Tombatura Campolescia: le associazioni dicono "no" ad altri rifiuti In evidenza
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CASTROVILLARI - (Comunicato stampa) Tombatura SI, Rifiuti NO! Questa era e questa è la posizione delle Associazioni locali e nazionali aderenti al Comitato “Cammarata contro la riapertura della discarica di Campolescio”. Posizione condivisa con i rappresentanti dell’intero mondo agricolo della Piana di Cammarata: dalle Associazioni di categoria degli agricoltori, alla CGIL. Quelli che rappresentano oltre 5.000 posti di lavoro, per chi avesse poca memoria.
Per cui non possiamo che guardare con interesse alla iniziativa dell’Assessore regionale all’Ambiente, Antonella Rizzo, circa la riferita volontà regionale di immediata tombatura della discarica. Ovviamente, secondo le modalità previste dalla vigente normativa, per arrivare -finalmente e una volta per sempre- alla cancellazione di Campolescio come sito di discarica e concomitantemente impedire la formazione di ulteriore percolato.
Certo, le dichiarazioni del sindaco Lo Polito non contribuiscono a fare chiarezza. Infatti, il sindaco prima parla di tombatura e subito dopo riprende il discorso del conferimento, di cui, anzi, vuole addirittura richiedere alla Regione il potenziamento! Insomma torniamo al “gioco delle tre carte”. Le due cose sono inconciliabili e non solo per la provata mancanza di spazio utile che non può accogliere copertura definitiva e ulteriori rifiuti, ma anche per i danni che ne deriverebbero al Distretto Agro-alimentare di Qualità.
Ricordiamo perciò al Sindaco quello che lui stesso ha pubblicamente detto e ripetuto: se c’è la possibilità economica di immediata tombatura, l’Amministrazione di Castrovillari non avrebbe nessuna difficoltà ad attuarla senza ulteriore conferimento di rifiuti.
Quella ferita nel cuore del Distretto agricolo di cui lui parla, e che dura da 15 anni -anni che hanno visto noi del Comitato e il Mondo agricolo sempre dalla stessa parte!- va chiusa al più presto, non fatta incancrenire.
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