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Arrivo di Renzi per il Viadotto Italia, i sindacati scrivono una missiva per l'apertura dei cantieri sulla Ss106 In evidenza

Arrivo di Renzi per il Viadotto Italia, i sindacati scrivono una missiva per l'apertura dei cantieri sulla Ss106

CASTROVILLARI – In vista dell'arrivo del premier Mattero Renzi, che domani mattina sarà a Laino Castello per l'inaugurazione del viadotto Italia, i segretari di Fillea Cgil, Antonio Di Franco, di Feneal Uil, Bruno Marte, e di Fila Cisl, Mauro Venulejo, scrivono una missiva al presidente per ottenere rassicurazioni sull'apertura dei cantieri sulla Jonica Ss106.
«Caro Presidente -si legge nel documento- per le lavoratrici e i lavoratori del settore delle costruzioni Fillea Cgil - Filca Cisl - Feneal Uil, domani è la giornata del ricordo del lavoratore che, per contribuire “ad unire l’Italia”, ha perso la vita in un tragico infortunio mortale». I sindacalisti ricordano come sia necessario ringraziare queste persone che, “con il loro lavoro, il sacrificio e la grande professionalità”, hanno permesso di ottenere risultati, “in particolar modo sulla A3 Sa/Rc”.

«Se domani si riapre il viadotto Italia -sottolineano- lo dobbiamo solo a loro! Oggi quei lavoratori si aspettano che domani, così come da Lei preannunciato e promesso, si ufficializzi l’apertura dei cantieri della SS 106 per il Lavoro, la Sicurezza, il diritto alla mobilità e lo sviluppo della Calabria».
E aggiungono: «Non può più tralasciare di mettere al centro dell’agire del suo Governo il tema della sicurezza sul lavoro e della dignità dei lavoratori edili. Sono più di settantamila gli edili trattenuti dalla “Fornero” sulle impalcature… quanti di questi riusciranno ad andare in pensione? Presidente -continuano-, le chiediamo la cosa più semplice: ci dica la data di apertura dei cantieri della 106! Dimostri che è una priorità per lei e per il suo Governo. Basta con gli annunci!».
E nel ricordare come il “ruolo attivo, maturo e responsabile delle federazioni delle costruzioni nella contrattazione di anticipo, nella sottoscrizione di protocolli di legalità e negli accordi sulla produttività e sugli orari di lavoro” abbia “permesso la realizzazione delle opere nei tempi contrattuali, raddoppiando l’occupazione prevista e sfatando il mito negativo della A3 Sa/Rc”, i firmatari del documento promettono di essere pronti, con i lavoratori, “a rivendicare lavoro e dignità per la propria terra”.

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