Appalto in subbuglio a Terranova, due ditte protestano vibratamente In evidenza
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TERRANOVA DA SIBARI – L'ipotesi di reato di turbativa d'asta di un appalto pubblico è quanto aleggia in questi giorni sul Comune di Terranova da Sibari. A denunciarlo è il titolare di un'impresa terranovese, Pasquale Gallina, che, lo scorso mese di luglio, ha partecipato a una gara d'appalto inerente “Lavori di rafforzamento locale ex Convento degli Agostiniani – Edificio Municipale” e a cui hanno partecipato altre quattordici ditte. Sta di fatto che, dopo diverse sedute della Commissione e all'apertura delle buste, risultava vincitrice un'impresa diversa da quella che oggi sostiene di aver subito un torto, che è arrivata terza nella graduatoria. Così Gallina fa richiesta di accesso agli atti amministrativi e nella propria analisi si rende conto che vi sono “macroscopiche illegittimità e gravi e plateali errori di giudizio”.
Tant'è che la perizia tecnica di parte fa emergere come l'offerta, rispetto a quella delle altre due ditte (prima e seconda), “risulta essere superiore sia qualitativamente che quantitativamente”. Alla luce di queste considerazioni, Gallina nello scorso mese di dicembre si rivolge alla Guardia di Finanza denunciando, con tanto di documenti alla mano, l'accaduto.
Intanto l'impresa arrivata seconda in classifica nel mese di agosto scorso aveva fatto già ricorso al Tar che a dicembre si esprimeva con la nomina di un Ctu.
Dal canto suo, l'amministrazione comunale, visti i malumori e le vibrate proteste, il 19 dicembre scorso usciva con un murale in cui spiegava la questione sottolineando come fosse stata la Commissione, nominata ad hoc, ad aver analizzato le proposte e redatto la graduatoria. Inoltre, l'amministrazione comunale faceva richiesta di parere all'Anac (Autorità Nazionale Anti Corruzione) per ulteriore rassicurazione sulla questione ma ad oggi, a quanto pare, non è giunta ancora una risposta.
Dal canto suo, il sindaco Luigi Lirangi ha inteso chiarire che l'amministrazione comunale nulla centra con la vicenda e di essere venuto a conoscenza del dissapore dalle rimostranze sollevate dalle ditte. «Da parte nostra -ha affermato il primo cittadino- c'è la massima disponibilità affinché si chiarisca velocemente il problema al fine di iniziare i lavori. Per noi -ha detto- è fondamentale che vinca la ditta che ha fatto la migliore offerta, è chiaramente una questione di interessi per la comunità. Abbiamo chiesto parere alla Commissione che ha confermato l'esito. Vogliamo che le cose vengano fatte nella massima trasparenza e chi ritiene di essere stato leso nei suoi diritti e ha fatto delle denunce, riteniamo abbia fatto bene».
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