Problemi organizzativi per il FabRock a Roggiano
- Evento dedicato a uno scout morto a soli 17 anni
- Scritto da Alessandro Amodio
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- Pubblicato in Esaro Cultura e Spettacolo
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ROGGIANO GRAVINA - Quest’anno sarebbe stata la decima edizione del FabRock”, evento musicale dell’Associazione solidale “Fabrizio Puzzo”, per rendere ancora una volta omaggio ad un caro amico e fratello prematuramente mancato nel 2006 ad appena 17 anni. Lo sfortunato ragazzo venne trovato senza vita agl’inizi di gennaio nel suo sacco a pelo durante un’uscita scout. Il presidente del sodalizio Francesco Puzzo, fratello gemello del compianto Fabrizio, ed i membri del direttivo: Domenico Mandato, Settimio Artusi, Denis Lombardi, Mario Abate, Pasqualino Marsico, Aldo Nereo Salerno e Francesco Scavello,
hanno così scritto una lettera aperta che inizia così: «Viste le difficoltà e la fatica causata dallo sforzo d’autogestione profuso nell’organizzazione del FabRock senza alcuna collaborazione da parte di altri, nel 2018 lo stesso non ci sarà». Chiaro il riferimento agli Enti e particolarmente al Comune che alla missiva ha risposto solo tramite la sua pagina “social”. «Non possiamo che esserne dispiaciuti» scrivono dall’Amministrazione per ciò che quella serata rappresenta «ricordare Fabrizio, ragazzo splendido che ci ha lasciato troppo presto ed anche perché, ormai da dieci anni, era diventata una tradizione dell'estate roggianese». La pur giovane compagine amministrativa, in sostanza, condivide le problematiche dell’Associazione ma replica che «la crisi economica, ha portato a tagli consistenti dei trasferimenti statali ed anche a minori entrate tributarie per il Comune. Le risorse scarseggiano, i problemi da risolvere sono tanti, tra cui le emergenze sociali, e i fondi a disposizione per gli eventi estivi sono pochi ed è nostro dovere razionalizzarli». Il direttivo dell’evento FabRock – che ad aprile scorso aveva interagito a Milano con le “Officine Buone” suonando per i bimbi ammalati nel “FabStage” – aveva sentito il dovere di “scusarsi” con i roggianesi e tutti quelli che negli anni hanno collaborato all’evento: da chi ha calcato il palco a chi ha partecipato da spettatore». Rivolge «un immenso grazie va alla famiglia Puzzo che ha sempre supportato ogni iniziativa». E forti dell’esempio che Fabrizio è stato nella loro vita e per la sua attiva partecipazione alla vita sociale roggianese, i giovani hanno solo potuto manifestare “insofferenza” «nei confronti chi governa il paese per la sua assenza dal mondo FabRock».
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