CASTROVILLARI – (Comunicato stampa) L’attenzione della Direzione Generale dell’ASP di Cosenza è stata sempre alta sull’Ospedale Spoke di Castrovillari che comunque deve fare i conti, come l’intero tessuto sanitario della regione, con il Piano di Rientro e, quindi, con una particolare razionalizzazione della spesa, sempre più controllata dagli apparati centrali di governo che determinano, poi, purtroppo, naturali rallentamenti, a cascata, nelle risposte ai Servizi alla salute.
E’ stato un po’ questo il senso dell’incontro svoltosi nel tardo pomeriggio di ieri, presso la saletta convegni del nosocomio del Pollino, su richiesta del Sindaco, Domenico Lo Polito, e del segretario della Cgil Funzione Pubblica, Franco Spingola, accompagnato, per l’occasione, da Giuseppe Guido. Presenti, tra gli altri, sanitari, responsabili di associazioni di volontariato, Sindaci della Zona e amministratori con consiglieri di maggioranza e minoranza della città.
Al centro, così, gli impegni dell’Azienda per tale “avamposto”, illustrati dal direttore generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale, dott. Raffaele Mauro, il quale in più passaggi ha precisato l’azione che viene portata avanti e che comprende le risposte ad emergenze, questioni strutturali nonché alle esigenze tecnologiche e strumentali delle Unità oltre l’importante dotazione di nuove risorse umane in Anestesia, Chirurgia, Ortopedia ed in altri Servizi, fondamentali per dare risposte alle patologie acute.
Fattori che sono stati introdotti da un contributo del primo cittadino il quale oltre a richiamare le attese ha ricordato che le grandi preoccupazioni che provengono dal tessuto sociale nascono dall’abbassamento complessivo dei livelli di assistenza che vengono percepiti costantemente.
Da qui la capziosa elencazione con spiegazioni motivate, da parte del direttore generale, sul lavoro in atto ed in progress, a partire dal bando per reperire il nuovo direttore di Chirurgia,alla questione che interessa le sale operatorie le quali, dopo gli appositi lavori, dovrebbero essere consegnate- secondo quanto annunciato- tra qualche mese; l’impegno quotidiano -è stato detto- coinvolge anche il reperimento del personale con le opportunità ed i percorsi che offrono le leggi e che devono fare anche loro i conti con le risorse disponibili, i tempi lunghi , le procedure articolate e gli intervalli temporali- nel rinnovo delle risorse umane- che hanno acuito nel tempo per mancanza di effettivo turnover -come è stato ricordato più volte- difficoltà e carenze. Nonostante tutto -si è precisato- sono stati espletati concorsi che porteranno dal primo novembre allo Spoke tre anestesisti, Avvisi per dotare la struttura di quattro ortopedici, mentre altri approcci per reperire personale sono stati avviati come quello per dotare il Pronto Soccorso e per incrementare altre professionalità e gli O.S.S., anche con contratti a tempo determinato.
Questo impegno è stato ulteriormente approfondito dal responsabile delle risorse Umane , dottor Remigio Magnelli, e dall’avvocato Baldini per quanto riguarda le strutture dell’Ospedale. Il primo ha rammentato inoltre l’avvio per la dotazione di un primo cardiologo specializzato in emodinamica, la sostituzione di un oculista e pediatra per supportare meglio questi servizi e il lavoro per rispondere ad altre urgenze di personale al fine di sostenere meglio ciò che deve erogare lo spoke nel Territorio. Mentre l’altro funzionario ha spiegato gli interventi pronti a partire per i reparti di Medicina ed Ortopedia, per collegare la vecchia struttura dell’Ospedale con il nuovo e la dedizione continua -ha ricordato- per tutte le esigenze sollecitate dai problemi quotidiani e seguite con le apposite manutenzioni.
Naturalmente per il Direttore sanitario dell'Ospedale, Salvatore De Paola, altro soggetto presente al Tavolo, l’attenzione, già importante dell’ASP su Anestesia, Ortopedia e Chirurgia (quest’ultima bisognosa soprattutto- ha richiamato-di nuove e giovani forze), non allevia, però, alcune problematiche che necessitano di sforzi maggiori, come per il Laboratorio Analisi,per le infrastrutture in quanto tali (come oncologia che presto verrà attenzionata per la realizzazione di due ambienti di servizio al suo interno), e le altre unità e servizi che rendono, comunque, lo spoke castrovillarese, con le capacità umane che possiede, una delle realtà regionali con risposte e performance professionali di tutto rispetto.
Per questo -ha aggiunto poi in uno suo contributo Spingola della Cgil- è bisognoso di risposte celeri alle istanze e interventi sostanziali in materia di lavoro, con procedure e interlocuzioni adeguate e corrispondenti al momento particolare e delicato che si trova a vivere la Sanita.
Necessità, occorrenze, sollecitazioni per una sanità che sappia guardare alla persona, al suo bisogno acuto di salute sono state presentate anche in altri interventi da cittadini, professionisti, rappresentanti di partito ed istituzionali nonché dal presidente regionale dell’AVO. Il Sindaco di Saracena, Mario Albino Gagliardi, da parte sua ha ancora una volta richiamato con ragioni alla mano l’importante ruolo della medicina di base che deve rientrare, ha detto, nelle attenzioni d’indirizzo generale delle politiche sanitarie proprio per migliorare da una parte quella risposta ospedaliera che si vuole dedicare alle sofferenze più acute e aiutare dall’altra, di fatto, a filtrare meglio le prime fondamentali risposte alle patologie. Da qui l’importanza di quella medicina Territoriale tutta da ricostruire che ha bisogno di una dedizioni e di azioni che sono state pure annunciate come volontà d’intervento dal direttore generale.
Questo, in sintesi, quanto affrontato con il desiderio, da parte di tutti, di vedere soluzioni immediate per poter dare più forza e contenuti concreti a quel diritto alla salute su cui ormai le popolazioni esigono dalle rappresentanze una vigilanza continua.
Da qui anche le sollecitazioni pervenute al direttore generale di accelerare i provvedimenti per evitare il depauperamento dei servizi che vengono erogati dall’Ospedale Spoke di Castrovillari e nel Territorio, e che una carenza di personale medico e sanitario potrebbe rendere deboli.
Per queste motivazioni è stato opportunamente richiesto al direttore generale di essere più attenzionati, anche , per quanto possibile, con una sua maggiore presenza in loco, al fine di giungere alle immediate soluzioni che si attendono nell’interesse della salute delle persone nel Territorio.