Sul Terranova sorvoliamo in quanto abbiamo parlato già la settimana scorsa di un successo nato, a nostro avviso, da un gruppo che ha saputo ben superare le difficoltà evidenziate da un avvio piuttosto lento e con qualche sconfitta di troppo. Al secondo posto la matricola Stella Maris, che si aggiudica il piazzamento in virtù dei migliori confronti diretti con la Fiorito Bisignano: il risultato assoluto è ottimo, tuttavia resta qualche rimpianto per un gruppo che ha perso un po’ del suo smalto nel girone di ritorno. Chissà, si poteva lottare per traguardi ancora più impegnativi e ambire alla prima posizione, quindi alla vittoria finale. Le assenze hanno tagliato le gambe a mister Mario Grisolia che, va assolutamente detto, ha fatto un grande lavoro plasmando dal nulla una squadra che ha ampiamente dimostrato di saper stare in campo. La medaglia di bronzo va alla Fiorito Bisignano, capolista per tante giornate e superata nelle ultime curve dal Terranova. Capalbo e soci possono rammaricarsi per non aver, in alcune gare, sfruttato al meglio le occasioni create e per aver pagato, sottoforma di episodi sfortunati ma decisivi, un conto troppo salato agli dei del calcio. Ad ogni modo, la stagione rimane contrassegnata dal segno più anche perché il titolo di squadra più disciplinata testimonia come possano andare di pari passo obiettivi sportivi e rispetto dello spirito amatoriale del torneo. Si poteva ottenere qualcosa di più? Certamente, ma il prossimo anno si può ripartire da quanto di buono seminato in questa stagione sportiva. Uno scatto sulla linea del traguardo permette al Roggiano di aggiudicarsi il quarto posto grazie ai migliori scontri diretti con il Castrovillari, uscito malconcio dalla gara di Villapiana dove ha rimediato un pesante passivo. Prestigiosa la vittoria ottenuta contro un Terranova che evidentemente (e comprensibilmente…) aveva staccato la spina dopo la sbornia della vittoria finale. Un bel gruppo, quello gialloverde di Valentino Miraglia, che ancora una volta ha disputato un buon campionato. Si attende sempre il salto di qualità definitivo, magari nella prossima edizione: in questa hanno pesato i troppi punti persi per strada e qualche sconfitta casalinga con le dirette concorrenti. Finisce con un sorriso a metà anche il torneo del Castrovillari ch perde l’occasione di aggiudicarsi la medaglia d’argento perdendo contro la Stella Maris. Cammino da 7 in pagella a nostro avviso per la formazione guidata da Valentino Diodati che ha alternato scontri diretti vincenti (come contro la Fiorito) a preoccupanti battute a vuoto. Non riesce a ripetersi il Fuscaldo di Carnevale, che ha onorato il titolo di campione in carica fino alla fine e cercherà di rifarsi aggiudicandosi la fase finale di Coppa che la opporrà al Roggiano in semifinale. La voce “altri” è ricca di spunti interessanti a partire da S.Umile e Sinco, due compagini di Bisignano che hanno espresso, a tratti, un buon calcio ma che necessitano di potenziamento se vogliono elevare i loro obiettivi. Buono anche il campionato del Sibari, diremmo ottimo nel girone di andata, che ha messo in mostra un gruppo cementato da tanti anni di amicizia. Il terzo tempo alla fine del derby contro il Cassano rimane una delle istantanee più belle di tutta la stagione sportiva al di là del risultato conseguito in campo. Mister Praino ha messo su una squadra cui non è facile fare gol ma che ha difficoltà quando si tratta di concretizzare in fase offensiva. Bene anche i Medici da un punto di vista tecnico e anche disciplinare visto che sono arrivati a ridosso della Fiorito nella classifica disciplina. Avevano come obiettivo principale quello di divertirsi e possiamo tranquillamente affermare che lo hanno centrato. Senza grossi risultati sportivi i campionati di Audace, Cassano e AxB Malvito con quest’ultima che ha annoverato tra le sue fila il bomber Maritato, splendido vincitore della classifica cannoniere. Proprio lui che è un ex apprezzato portiere del calcio dilettantistico calabrese e non solo. Del Cassano ci piace rimarcare lo spirito, sempre gioioso e quasi goliardico nell’affrontare le gare: da questo punto di vista rappresenta a nostro avviso un modello da imitare. Peccato per qualche sanzione disciplinare di troppo che ha compromesso la corsa al trofeo di squadra più disciplinata del campionato. L’Audace, un po’ deluso da questa edizione, avrebbe forse bisogno di rimpolpare un po’ l’organico per affrontare con maggiore profitto gli impegni agonistici. I sempre presenti hanno fatto qual che hanno potuto e, va detto, non hanno quasi mai sfigurato o rimediato goleade. E qui si chiude un libro con tutte le sue variegate storie: la prossima edizione sarà in edicola da settembre.

*DUE PUNTI DI PENALIZZAZIONE