La Casa di Comunità Hub a Roggiano, ultimo Atto (Aziendale) del Pasteur
- Scritto da Enrico Tricanico
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- Pubblicato in Parresia
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Nelle precedenti puntate di Parresia abbiamo cercato di ricomporre la trama di una storia sgualcita, che con il passare degli anni si iniziava a dimenticare, assolvendo anche chi ha responsabilità dirette nello smantellamento del Pasteur. Come ci eravamo detti in apertura di questa rubrica, quello che avremmo cercato di fare era ricostruire un po' di verità ed è uno sforzo al quale crediamo di esserci attenuti.
Ora che ogni lettore può farsi liberamente un'idea sul passato, è il momento di guardare avanti: che fine faranno dunque i servizi presenti presso il Pasteur?
La risposta sembra già chiara dal 2022, quando la nuova Rete Territoriale disegnata dal Commissario Roberto Occhiuto, nel solito silenzio assordante delle istituzioni, ha cancellato i servizi legati all'assistenza sanitaria primaria e alla prevenzione dall'ex Ospedale di San Marco. Questi servizi saranno delocalizzati, a conclusione dei lavori finanziati dal PNRR, presso la nascente Casa di Comunità "Hub" di Roggiano Gravina, in Contrada Cardosa, situata in un capannone dell'ASP in piena zona rurale. Recentemente, tutto ciò è stato riconfermato dal nuovo Atto Aziendale dell'ASP di Cosenza: il documento mette nero su bianco l'imminente smantellamento del Pasteur. Nonostante ciò, l’atto ha registrato l'apprezzamento da parte dei rappresentanti delle Conferenze dei Sindaci che, in data 23 dicembre 2024, sono stati ricevuti nella sede dell’ASP di Cosenza.
L’evenienza che la Casa di Comunità "Hub" si realizzi lontano dall'ex Ospedale avrebbe, in qualsiasi altro contesto geografico, provocato una seria mobilitazione da parte dei cittadini e delle istituzioni, mentre, a queste latitudini, la narcolessia acuta continua.
Ma quali sono i passaggi più rilevanti del nuovo Atto Aziendale dell'ASP di Cosenza?
Chiusura del Laboratorio Analisi: Presso il Pasteur non è più previsto un laboratorio analisi. Attualmente questo servizio dipende da quello di Castrovillari, ma non c'è più traccia di San Marco tra i laboratori elencati dal documento. Inoltre, dalle mappe dell’organizzazione aziendale, si apprende che da Castrovillari dipenderà solo il laboratorio di Rende.
Conversione del Punto di Primo Intervento (PPI): Lo smantellamento continuerà con la trasformazione del PPI in postazione medicalizzata del 118, denominata "Punto Salute". Il personale attualmente in servizio presso il PPI sarà ricollocato nella rete regionale dell'emergenza-urgenza. In particolare, a pagina 113 dell'Atto Aziendale si richiama il DCA 78 del 26/03/2024, che alla pagina 41 sancisce la fine dei Punti di Primo Intervento. Ad oggi, non sembra chiaro se la postazione del 118 sarà mantenuta presso l'ex Ospedale Pasteur o traslocherà anch'essa presso la Casa di Comunità "Hub" di Roggiano.
Trasferimento dell’Assistenza Primaria: Dall'Atto Aziendale si evince inoltre che nell'ex Ospedale Pasteur non saranno più presenti: il punto prelievi, la presenza infermieristica e medica 24/7, la profilassi vaccinale ed i servizi diagnostici. A tal proposito, che fine faranno i recenti investimenti riguardanti la ristrutturazione dei locali e l’acquisizione di nuovi macchinari? Inoltre, anche l’attività del Consultorio Familiare è destinata ad essere delocalizzata. Le prestazioni elencate non sono infatti previste per le Case di Comunità "Spoke", modello che sarà adottato a San Marco, ma solo in quelle "Hub". Questi servizi saranno pertanto spostati a Roggiano entro il 2026, frammentando e depotenziando la sanità territoriale, privando la popolazione dell'intero comprensorio di un punto di riferimento integrato, come è stato (nel bene e nel male) l'ex ospedale Pasteur. Nondimeno, come per gli Ospedali di Comunità, è ancora da capire come faranno a funzionare queste nuove strutture senza allineare le risorse umane esistenti ai requisiti quantitativi e qualitativi necessari per la loro operatività.
È evidente che la direzione intrapresa non sia quella di chi aspira ad una sanità pubblica che funzioni, che chiaramente non fa per nulla comodo a chi preferisce coltivare orticelli “privati”. C'era (e forse c'è ancora) modo di interloquire con l'ASP e con il Commissario Occhiuto per invertire immediatamente la rotta e preservare quel poco di buono che ancora esiste nel Pasteur, ultimo baluardo della sanità pubblica sul territorio. Purtroppo, però, gli eventi ci hanno insegnato che anche stavolta dovremo rassegnarci al silenzio e alle braccia conserte
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