Intelligenza artificiale e generazione di testi
- Scritto da Pasquale Rullo
- DISQUS_COMMENTS_COUNT:DISQUS_COMMENTS
- dimensione font riduci dimensione font aumenta la dimensione del font
- Pubblicato in Trasformare l'informazione in conoscenza
- Letto 161 volte

In un recente articolo pubblicato sul Corriere della Sera, un noto giornalista esperto di questioni geopolitiche racconta una curiosa sfida che lo ha visto contrapposto a ChatGPT, uno strumento per la generazione di testi basato su tecniche di Intelligenza Artificiale.
Il giornalista aveva chiesto a ChatGPT di scrivere un breve saggio sull'influenza della Cina in Africa. Il risultato è stato sorprendente: in soli cinque minuti, l’IA ha prodotto un testo coerente e ben strutturato di cinquemila parole. Il giornalista si è dichiarato colpito, constatando che lui avrebbe impiegato molte ore, forse giorni, per realizzare un testo di qualità simile.
Un altro interessante esperimento è stato condotto poco tempo fa da un noto quotidiano italiano che, accanto agli articoli prodotti dai giornalisti, ha pubblicato una versione del giornale prodotta da ChatGPT. Anche in questo caso, il risultato è stato sorprendete! Più in generale, ChatGPT può essere usato per molteplici scopi, come rispondere a domande, creare contenuti, scrivere articoli, fare sintesi, traduzioni, persino per aiutare gli studenti a chiarire concetti complessi, risolvere problemi matematici o trovare idee per i loro lavori. È in grado di dare spiegazioni tecniche dettagliate su argomenti di scientifici, giuridici, medici, ecc.
Dal punto di vista tecnologico, ChatGPT si basa sull’utilizzo di reti neurali artificiali, sofisticati modelli matematici che apprendono analizzando grandi quantità di dati. Questo apprendimento non consiste in una semplice memorizzazione, ma nella costruzione di modelli statistici molto complessi. Infatti, la "conoscenza" di ChatGPT risiede in miliardi di parametri numerici che regolano la produzione di testi coerenti. È il caso di sottolineare che, per quanto avanzati siano questi modelli, essi non hanno alcuna consapevolezza di ciò che generano.
A differenza dei comuni motori di ricerca, che restituiscono informazioni basandosi su parole chiave, ChatGPT genera storie e contenuti plausibili, aprendo nuove possibilità di esplorazione e sviluppo delle idee. Una delle caratteristiche più affascinanti per chi lo utilizza è la possibilità di dialogare con esso, ponendo domande via via più specifiche e dettagliate, fino a raggiungere un alto grado di comprensione degli argomenti affrontati. È come se si avesse un consulente di alto livello a portata di tastiera.
Questa straordinaria efficacia di ChatGPT genera tuttavia dubbi e preoccupazioni che in qualche modo, mutatis mutandis, ricorda le discussioni degli anni ’70, quando l'arrivo delle prime calcolatrici elettroniche aveva diviso tra chi ne vedeva un’opportunità e chi temeva un indebolimento delle capacità umane. Anche oggi, mentre molti riconoscono le grandi potenzialità dell’intelligenza artificiale, altri sollevano dubbi su possibili rischi occupazionali, etici e legali.
Personalmente ritengo che l'intelligenza artificiale non sia destinata a impoverire le nostre facoltà intellettuali. Al contrario, essa offre la possibilità di sviluppare un'interazione critica e approfondita con una risorsa tecnologica estremamente potente, che stimola piuttosto che spegnere il nostro ingegno.
Abbonati a dirittodicronaca.it
Caro lettore, cara lettrice,
ci rivolgiamo a te sottovoce, per sottolineare il senso di gratitudine che, con il tuo continuo interesse, hai dimostrato durante questi anni di attività ininterrotta di informazione che DIRITTO DI CRONACA ha gratuitamente garantito sul Territorio dal 2009. A giugno 2020, nel pieno della pandemia, abbiamo chiesto un sostegno economico libero per far fronte a nuovi oneri economici e poter garantire il servizio di informazione. I risultati, purtroppo, non sono bastati a coprire tutte le spese. A quei pochi sostenitori, però, va il nostro profondo senso di gratitudine e di riconoscenza.
Quanto fatto potrà avere un seguito solo se ogni utente lo vorrà davvero, dimostrandolo fattivamente, anche se in maniera puramente simbolica: sostenendoci con l'irrisorio contributo di un solo caffè al mese. Questo darà la possibilità di accedere a tutti i contenuti della nostra piattaforma di informazione, che sarà resa più fruibile e più "smart" e arricchita di nuovi approfondimenti e nuove rubriche che abbiamo in cantiere da tempo ma che non abbiamo potuto realizzare per carenza di fondi.
Ti ringraziamo di vero cuore sin d'ora per quello che farai per sostenere Diritto Di Cronaca.
NON STACCARCI LA SPINA... AIUTACI A MANTENERTI SEMPRE INFORMATO!
Emanuele Armentano