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Elisoccorso a Laino Borgo e a Spezzano Albanese

SPEZZANO ALBANESE – Sono due gli interventi che l'elisoccorso del 118di Cosenza ha effettuato nella mattinata sul territorio. Il primo si è tenuto a Laino Borgo, nella Centrale del Mercure, dove un ragazzo di 30 anni ha perso la vita risucchiato da un nastro trasportatore.

Due arresti per possesso e spaccio di stupefacenti

CASTROVILLARI – (Comunicato stampa) Ieri mattina, a partire dalle ore 06:30, in Laino Castello, nel corso di un servizio perlustrativo, i militari della Stazione Carabinieri di Laino Borgo hanno tratto in arresto in flagranza di reato D. E. del 77, residente a Laino Castello, imprenditore, incensurato; D. F. G., dell’86, residente a Laino Borgo, disoccupato, pregiudicato per reati connessi allo spaccio di stupefacenti.

Polizia provinciale sequestra discarica abusiva a Laino Borgo

LAINO BORGO – (Comunicato stampa) La Polizia provinciale ha sequestrato un’area demaniale di circa 3200 metri quadrati in contrada Arena Bianca del Comune di Laino Borgo adibita a cava, ormai dismessa, sulla cui superficie sono stati abbandonati da ignoti una quantità di circa 30 metri cubi di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi depositati in modo incontrollato. In particolare parti di rifiuti contenenti cemento-amianto, notevolmente pericolosi per la salute e per l’ambiente, sono stati trovati in fase di estrema friabilità, condizione che rende volatili le particelle di amianto in essi contenuti, recando un notevole danno per la salute, l’ambiente e l’ecosistema. Rinvenuti anche materiale di risulta proveniente da demolizioni edili, vetro, materiali provenienti da demolizioni auto, pneumatici fuori uso, ingombranti, imballaggi metallici, carta e catone, materiali provenienti dalla lavorazione del legno.

Riapre la Centrale del Mercure. In visita studenti e cittadini

LAINO BORGO - (Comunicato stampa) La prima volta con il “botto” per la centrale rinnovabile Enel del Mercure. “Centrali Aperte” all’impianto a biomasse del Mercure, infatti, ha attirato centinaia e centinaia studenti delle scuole del comprensorio, e numerosi visitatori che hanno potuto osservare da vicino questa realtà produttiva in un appuntamento che Enel promuove da anni e che oggi è arrivato anche nella Valle del Mercure con iniziative culturali e sportive dedicate alla cittadinanza.
Ad accogliere le tantissime persone accorse già dalle prime ore del mattino è stato Matteo Fallucca, responsabile della produzione Enel del Mercure, Rossano e Bari che ha accompagnato i ragazzi e i presenti nelle visite guidate all’impianto. Assieme a tecnici specializzati i tanti visitatori hanno potuto apprezzare il funzionamento di questa centrale a biomasse legnose vergini e scoprire i sistemi ambientali di cui è dotata.

Arsac al lavoro sull'aglio di Laino Borgo

LAINO BORGO - (Comunicato stampa di Luigi Gallo - Arsac) Nell’ambito dei servizi forniti dal Centro di Divulgazione Agricola (Ce.D.A.) n. 2 dell’ARSAC di Castrovillari (CS) alle singole aziende, in agro del comune di Laino Borgo (CS), è stato ritrovato un ecotipo locale di aglio. Da una prima indagine risulta che la coltivazione di questo aglio, nel territorio di Laino Borgo (CS), nel secolo scorso, occupava una maggiore superficie agricola con una maggiore produzione rispetto a quella attuale. L’aglio appartiene alla famiglia delle Liliacee specie Allium sativum e, gli ecotipi coltivati, in base al colore delle tuniche che rivestono i bulbi, vengono classificati in due gruppi: aglio bianco e aglio rosa, quello di Laino Borgo è un aglio bianco.

Centrale del Mercure, il Comitato del sì presenta le controprove sull'impianto

LAINO - (Comunicato stampa del comitato pro Mercure) Il Comitato pro Mercure continua la propria battaglia contro gli ambientalisti. Così, un gruppo di cittadini, lavoratori, che insieme alle loro famiglie risiedono nella Valle del Fiume Mercure, a cavallo tra la Calabria e la Basilicata, dice di seguire “da oltre 13 anni, con apprensione, l’incredibile vicenda della Centrale Enel del Mercure”. «Una vicenda -scrivono- non ancora conclusa a causa di una minoranza residuale di oppositori che deforma ogni elemento di verità su un impianto industriale di tecnologia avanzata, che nei fatti ha dimostrato la piena conciliabilità con l’ambiente.
La preoccupazione che l’impianto non venga riavviato, con conseguenze disastrose sulla debole economia del nostro territorio, è condivisa da migliaia di altri cittadini, lavoratori, artigiani, imprenditori, sindaci e amministratori locali, che hanno aderito al movimento spontaneo che abbiamo costituito.
L’on. Parentela enfatizza la protesta di un gruppo di manifestanti, ripresa in un servizio andato in onda sul Tg3 della Calabria e della Basilicata, per gridare alla violazione dei principi di legalità e di diritto, da parte tutto il mondo che sta al di fuori i 30 manifestanti ( basta guardare il servizio del TG3 e contare le persone), e cioè, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dall'Ente Parco del Pollino, dai governi Regionali della Calabria e della Basilicata, dalla Dirigenza Enel, dalla quasi unanimità dei sindaci che fanno parte della Comunità del Parco del Pollino, da CGIL, CISL e UIL, e dalle federazioni sindacali dei lavoratori elettrici, da Confindustria Calabria, da tutti gli Enti preposti alla tutela della salute, del controllo ambientale e del territorio, dalle organizzazioni di cittadini, lavoratori, artigiani, piccoli imprenditori,commercianti.
La strumentalità degli interventi dell’on. Parentela è palese, non conosce il percorso ultradecennale dell’autorizzazione all’esercizio della centrale, probabilmente non sa nemmeno dove si trova la centrale e non conosce nemmeno la storia dell'impianto industriale.
Una storia che non può essere strumentalmente banalizzata in quattro battute confuse, con dati non veritieri, con denunce nebulose su infiltrazioni mafiose,.
L’on. Parentela per la sua funzione ha un solo dovere: se sa parli, se sa di infiltrazioni malavitose lo dica, denunci; l’alta responsabilità che ricopre gli dà gli strumenti per farlo, sennò non ci resta che citare Don Ciotti «Sono tanti quelli che parlano di lotta alla mafia ma poi non si sporcano le mani".
La centrale del Mercure esiste già dai primi anni sessanta; si trattava di un impianto alimentato dapprima con la lignite estratta nella cava vicina, e poi con olio combustibile.
Ragioni tecnico -economiche hanno portato alla progressiva chiusura della centrale.
La fermata dell'impianto ha suscitato l'immediata protesta delle amministrazioni degli stessi Comuni di Rotonda e Viggianello che insieme ai Sindaci dei Comuni di Laino Borgo, Laino Castello, Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore, si sono mobilitati per difendere la presenza del sito produttivo e convincere Enel non solo a mantenere, ma addirittura a potenziare la centrale.
Le iniziative delle amministrazioni comunali citate, culminarono con l'invio di una lettera al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio e al Ministro dell'Industria dell'epoca-
Le spinte dei sindaci, delle altre amministrazioni territoriali e delle organizzazioni sindacali hanno portato Enel ad investire oltre 100 milioni di euro. Con questi soldi Enel, pur prevedendo una riduzione di potenza rispetto al passato, con il consenso unanime di tutto il territorio, ha riconvertito la Centrale del Mercure in un moderno impianto di produzione di energia elettrica alimentata con biomassa vegetale vergine, cioè, un impianto da fonti rinnovabili, che LA COMUNITA' EUROPEA ha ripetutamente giudicato pienamente rispettoso della normativa comunitaria.
Signor Direttore, nel corso del lungo iter autorizzativo l'impianto industriale ha ottenuto da parte degli Enti preposti, tutti i pareri, le valutazioni previste dalla legge, e ben tre provvedimenti autorizzativi.
A centrale completamente ristrutturata, i sindaci di Rotonda e Viggianello, per ragioni non ancora spiegate, hanno cambiato opinione, dando così la stura a opposizioni, ricorsi, innescando un pazzesco iter burocratico, tanto che alla data odierna, la giustizia amministrativa ha emanato ben 25 provvedimenti.
Tuttavia, in nessuno di questi, la giustizia amministrativa ha mai bocciato il progetto Enel.
Ove è stato pronunciato l'annullamento, questi è stato sempre determinato da vizi consumati nel corso del procedimento per il rilascio delle autorizzazioni, e mai da difetto di progettazione o temi concernenti la Centrale del Mercure.
La centrale Enel del Mercure non è " un corpo estraneo e dannoso” bensì un moderno impianto industriale, riconvertito a biomasse, che nel periodo di funzionamento (giugno /dic. 2013 e attualmente) ha rappresenta un esempio di tecnologia avanzata, in grado di assicurare la massima compatibilità tra mondo produttivo e tutela dell'ambiente.
Infatti la centrale, oltre che essere dotata dei migliori ed avanzati strumenti di produzione, dispone di un capillare sistema di controllo e di monitoraggio ambientale di qualità tale da fare della Valle del Mercure il territorio più attrezzato d'Italia e non solo.
I dati rilevati dal sistema sono inviati agli Organismi regionali di controllo e sono disponibili e visibili a tutti i cittadini, i quali possono averne cognizione e dai monitor installati all'esterno della centrale e nel palazzo del comune di Laino Borgo.
Si tratta, quindi di un impianto di alta tecnologia che conferma quanto già attestato in precedenza dal COMITATO SCIENTIFICO PRO VERITATE ­istituito su incarico del Comune di Laino Borgo. Il Comitato costituito da:
Francesco Maria AVATO, direttore del dipartimento di scienze biomediche e terapie avanzate dell' Università di Ferrara;
Luigi MANZO, professore ordinario e docente di Tossicologia nella
Facoltà di Medicina, Università degli Studi di Pavia;
Salvatore SCIACCA, professore ordinario di Igiene e di Igiene Ambientale, Università di Catania ha affermato che per la Valle del Mercure non c'è NESSUN PERICOLO PER L'AMBIENTE. NESSUN PERICOLO PER GLI ESSERI UMANI. NESSUN PERICOLO DERIVANTE DALLA TIPOLOGIA DEL TERRITORIO. NESSUN PERICOLO PER LA SICUREZZA.

Centrale del Mercure, il no di Placido

LAINO BORGO - La questione del Mercure continua a tenere banco nelle sale dei ministeri e del Parlamento. Nei giorni scorsi, infatti, è stata presentata una interrogazione dal parlamentare dei Sel Antonio Placido, indirizzata al ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, al ministro dello Sviluppo Economico, al ministro della Salute.

Riapre la Centrale Enel del Mercure, firmato il decreto

LAINO BORGO È stato assunto il 16 novembre scorso (prot. 2117) e apposto nel registro dei decreti dei dirigenti della regione calabria il 24 novembre scorso (n. 13359) il decreto recante in oggetto “Autorizzazione Unica, rilasciata ai sensi dell’art. 12 D.Lgs. 387/2003 per la riattivazione della sezione 2 della centrale termoelettrica del Mercure ricadente nel comune di Laino Borgo. Società proponente Enel Produzione Spa”.
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