fbpx

Lotta al caporalato, denunciate 8 persone sullo Jonio In evidenza

Lotta al caporalato, denunciate 8 persone sullo Jonio

JONIO – (Comunicato stampa) La Guardia di Finanza di Cosenza, a seguito dei controlli eseguiti nell’ambito del “Piano Focus ‘ndrangheta” disposto dalla Prefettura di Cosenza, ha denunciato all’Autorità Giudiziaria di Castrovillari, nr. 8 soggetti per il reato di intermediazione illecita di manodopera (caporalato) e nr. 12 soggetti di diverse nazionalità per violazione alle norme del Testo Unico Immigrazione. Le operazioni, eseguite dai militari della Tenenza di Montegiordano, si sono svolte attraverso il controllo di automezzi in transito sulla SS. 106 Jonica, nonché con interventi eseguiti direttamente nei luoghi dove gli operai venivano impiegati illegalmente. Ben 8 i soggetti denunciati quali “caporali”, di cui tre per reclutamento e 5 quali titolari di aziende agricole, per utilizzo e impiego illegale di manodopera.

Tutti rischiano la pena della reclusione da uno a sei anni e la multa da 500 a 1.000 euro per ciascun lavoratore reclutato. Agli stessi potrebbe essere applicata l’aggravante specifica dell’aumento della pena da un terzo alla metà per aver reclutato ed utilizzato forza lavoro superiore alle 3 unità. I “caporali” reclutatori si occupavano di reperire la manodopera sfruttata e a basso costo, per lo più albanesi e pakistani, allo scopo di destinarla a lavori presso aziende agricole calabresi e lucane per la raccolta di limoni e fragole. Dalle “investigazioni”, condotte dai finanzieri e coordinate dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, sono emersi gli indici di sfruttamento dell’intermediazione illecita e del lavoro richiesti dalla nuova normativa sul “caporalato”. In particolare, gli operai reclutati, costretti a lavorare in violazione della normativa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, in quanto sprovvisti dei prescritti dispositivi di protezione individuale (calzature antiscivolo, guanti, casco con visiera protettiva), percepivano una paga ampiamente difforme rispetto alle previsioni del contratto collettivo nazionale o comunque sproporzionato rispetto alla qualità e quantità del lavoro prestato con un compenso, in alcuni casi, inferiore a 3 euro l’ora. Ad un “caporale” sono stati sequestrati appunti e quaderni manoscritti riportanti, per ogni singolo lavoratore “reclutato”, le giornate lavorative e la relativa “paga” corrisposta. Dall’esame della documentazione è emerso che il “caporale” tratteneva per sé il 30% circa delle retribuzioni di ogni singolo bracciante agricolo, pari ad 11,00 euro, arrivando a guadagnare, oltre 7.000 euro al mese. La posizione fiscale e patrimoniale dei singoli “caporali” reclutatori sarà oggetto di specifico approfondimento ai fini dell’applicazione delle norme in materia di sequestro e confisca di beni. Le attività condotte dalle Fiamme Gialle Cosentine si sono concluse con:
- la segnalazione all’Autorità Giudiziaria di nr. 8 soggetti (italiani e pakistani) per violazione al novellato art. 603 bis C.P (Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro), all’art. 12, comma 5, (Favoreggiamento delle condizione di illegalità dello straniero) e art. 22, comma 12 e comma 12 bis, (Impiego da parte del datore di lavoro di stranieri privi del permesso di soggiorno);
- l’espulsione di nr. 3 soggetti (nr. 2 di nazionalità albanese e nr. 1 di nazionalità pakistana);
- la denuncia all’Autorità Giudiziaria di nr. 12 soggetti di diverse nazionalità per violazione alle norme sull’immigrazione;
- l’individuazione di 28 lavoratori “in nero” e irregolari, di cui 12 privi di permesso di soggiorno.
Prosegue incessante l’azione delle Fiamme Gialle a tutela del lavoro e della legalità.

© Riproduzione riservata



Abbonati a dirittodicronaca.it

Caro lettore, cara lettrice,
ci rivolgiamo a te sottovoce, per sottolineare il senso di gratitudine che, con il tuo continuo interesse, hai dimostrato durante questi anni di attività ininterrotta di informazione che DIRITTO DI CRONACA ha gratuitamente garantito sul Territorio dal 2009. A giugno 2020, nel pieno della pandemia, abbiamo chiesto un sostegno economico libero per far fronte a nuovi oneri economici e poter garantire il servizio di informazione. I risultati, purtroppo, non sono bastati a coprire tutte le spese. A quei pochi sostenitori, però, va il nostro profondo senso di gratitudine e di riconoscenza.
Quanto fatto potrà avere un seguito solo se ogni utente lo vorrà davvero, dimostrandolo fattivamente, anche se in maniera puramente simbolica: sostenendoci con l'irrisorio contributo di un solo caffè al mese. Questo darà la possibilità di accedere a tutti i contenuti della nostra piattaforma di informazione, che sarà resa più fruibile e più "smart" e arricchita di nuovi approfondimenti e nuove rubriche che abbiamo in cantiere da tempo ma che non abbiamo potuto realizzare per carenza di fondi.
Ti ringraziamo di vero cuore sin d'ora per quello che farai per sostenere Diritto Di Cronaca.

NON STACCARCI LA SPINA... AIUTACI A MANTENERTI SEMPRE INFORMATO!
Emanuele Armentano


abbonati per 6 mesi

abbonati per 12 mesi


Torna in alto

Video di Approfondimento

ozio_gallery_lightgallery

Sport

Editoriali

Rubriche

Informazioni

Partners