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Papasso difende l'aeroporto nella Sibaritide In evidenza

Papasso difende l'aeroporto nella Sibaritide

CASSANO - (Comunicato stampa)  “Continuo a interrogarmi, sul perché ogni volta che si parla di Sibaritide e di interventi nell’Alta Calabria ai fini del suo sviluppo, per taluni politici, intellettuali, cattedratici, rappresentanti di categoria e semplici improvvisati “opinion leader”, finisce il letargo che di solito li caratterizza e cominciano le critiche poco costruttive, che mistificati da saggi consigli, sanno molto di avversità. Nella fattispecie, il riferimento è destinato al progetto che prevede la  realizzazione dell’Aeroporto della Sibaritide, reinserito di recente dall’assemblea regionale calabrese, nel Piano Regionale dei Trasporti”. Ad esprimersi in questi termini, è il sindaco della Città di Cassano All’Ionio, Gianni Papasso, nel cui territorio dovrebbe essere insediata l’importante infrastruttura aeroportuale.

L’intervento del primo cittadino, è stato provocato dalle recenti considerazioni palesemente contrarie, per ovvie ragioni, (queste si di difesa del campanile),  alla realizzazione dell’opera, esternate, sia pure con differenti argomentazioni, dal professore Domenico Gattuso, docente presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, dal presidente regionale della Confapi, Francesco Napoli e dall’economista Matteo Olivieri. Per Gianni Papasso, la realizzazione dell’Aeroporto della Sibaritide è vitale per lo sviluppo di tutto il comprensorio della provincia di Cosenza, la più vasta d’Italia e non solo, ricco di peculiarità agricole, turistiche, storiche, culturali, paesaggistiche, archeologiche ed economiche. Elementi, che inquadrati in un contesto territoriale come il nostro, ha aggiunto il sindaco di Cassano, sono rassicuranti, soprattutto per quanti si manifestano preoccupati, ai fini della utilità dell’insediamento previsto. Dopo avere indirizzato parole di ringraziamento a quanti si sono spesi nelle sedi deputate affinchè la pratica dell’Aeroporto di Sibari venisse ripresa e inserita nell’agenda delle infrastrutture previste dal governo calabrese, il sindaco Papasso, sempre in prima fila a sostegno della tesi che vuole la realizzazione dello scalo aeroportuale della sibaritide, che vede la partecipazione dell’imprenditoria privata, della Camera di Commercio, della Provincia di Cosenza e di tanti altri enti locali, così come reiteratamente fatto nel tempo e in tante occasioni istituzionali, ha tenuto a ribadire anche nell’occasione, che a supporto dell’opera infrastrutturale, ci sono tutti i requisiti affinchè possa essere realizzata per avere un ruolo strategico e importante per il decollo del vasto comprensorio interessato. Facendo propria un’espressione dell’attuale governatore Oliverio, il sindaco di Cassano, ha riaffermato che “l’aeroporto della Sibaritide è una infrastruttura strategica non solo per la provincia di Cosenza ma per tutta la Calabria, la cui realizzazione è sostenuta da ragioni che investono e coinvolgono tutto un territorio e che aprono prospettive nuove verso l’Italia, l’Europa e i mercati”. Grazie anche al miglioramento delle infrastrutture viarie di collegamento, tra cui l’A3 SA-RC e la SS 106, il previsto Aeroporto della Sibaritide, ha sottolineato Gianni Papasso, ha anche i numeri, in termini di bacino d’utenza, da poter soddisfare:circa 650 mila abitanti, inglobando tra le altre, le città di Cosenza e Rende. L’aeroporto della Provincia di Cosenza, rappresenta, infatti, un mezzo irrinunciabile per portare in Calabria i turisti, soprattutto del centro – nord Europa, fuori stagione estiva, a godersi il nostro clima, il mare e il nostro ingente patrimonio storico, culturale, archeologico e non solo. Ultimo riferimento del sindaco Papasso, ha interessato lo sviluppo già testato dei Meridioni del resto d’Europa, sviluppatosi grazie e soprattutto alla presenza di aeroporti e in questo, la Spagna con la sua Costa del Sud, che annovera in soli 400 km, ben quattro scali aeroportuali, docet. Resteremo in campo, ha concluso Gianni Papasso, con tutte le nostre energie, affinchè la programmata opera infrastrutturale questa volta venga a essere realizzata “per” un futuro migliore delle nostre genti e non “contro” nessuno.

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