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Motta sulle Olimpiadi a Sibari: "Perché no?" In evidenza

Pasquale Motta Pasquale Motta

SIBARI – (Comunicato stampa) «In merito alla proposta del sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, accolta benevolmente da quello di Cassano Allo Jonio Gianni Papasso, di proporre Sibari e l’area della Magna Grecia quale sede delle prossime Olimpiadi, mi sento in dovere di affiancarmi al loro pensiero, sottolineando che potrà anche essere una “provocazione”, ma in realtà non è affatto un’idea da sottovalutare».
Lo afferma in una nota Pasquale Motta, Responsabile settore turismo Confesercenti Regionale e Nazionale che aggiunge: «Del resto, solo pochi mesi fa la Lombardia ha avuto l’Expo a Milano. Per ospitare questo evento, ci si è preparati per tempo e l’Expo è stata un motivo in più per muovere l’economia e far confluire migliaia di visitatori da tutto il mondo in Italia. Stesso discorso si potrebbe fare per il Mezzogiorno d’Italia.

Olimpiadi nella Magna Grecia significherebbe dirottare investimenti sul settore dei trasporti e altre infrastrutture di cui ha bisogno tutto il Sud: linee ferroviarie veloci, una nuova strada statale 106, linee regionali potenziate e l’aeroporto di Sibari, gli ospedali… Un discorso ad ampio raggio che abbraccia la vicina Napoli e la Basilicata, protagonista con la sua Matera di momenti culturali che si prospettano di ricco interesse, fino alla Sicilia, regina del Mediterraneo. Una proposta che quindi diventa progetto e ambizione per un futuro anelato e promesso che adesso davvero potrebbe finalmente vedere la luce.
Il nostro territorio, tutto il centro Sud,  è ricco di strutture ricettive capaci di accogliere persone. Un evento del genere non porterebbe solo benessere ad ogni singolo imprenditore, bensì fungerebbe da volano di sviluppo per tutto il Mezzogiorno e creerebbe un indotto turistico e culturale da non sottovalutare, un’eco che si espanderebbe ovunque per far conoscere a tutti le meraviglie di un territorio carico di storia, arte, bellezza, natura purtroppo sconosciuta ai più.
Certo, ha ragione Nicola Adamo quando dice che la selezione della città che organizza i giochi olimpici 2024 è stata avviata nel 2015 e la scadenza dei termini per la presentazione di candidatura risale al 17 febbraio di quest’anno, ma sogni o provocazioni che siano, servono per richiamare alle proprie responsabilità un Governo centrale che ha promesso da tempo investimenti al Sud che, però, sono esigui rispetto alle reali esigenze, specialmente nella nostra area. Servono, altresì, per richiamare l’attenzione del Governo regionale che è tempo di impiegare le risorse in opere necessarie.
Non dimentichiamo che le Olimpiadi sono nate da noi più di duemila anni fa.
Sibari è la culla della Magna Grecia e riportare qui i giochi olimpici significherebbe per il Meridione svegliarsi dal sonno in cui è caduto e ripartire con una crescita economica di cui ha bisogno da lungo tempo. Quando si sogna, si deve sognare in grande! Come, del resto, ha fatto tutta l’Italia con i mondiali del 1990, come è stato fatto in Spagna nel 1992, in Inghilterra nel 2012 o a Torino, per i giochi olimpici invernali, nel 2006.
Non sottovalutiamo l’idea, dunque! E se Roma dovesse passare la mano, come dice il sindaco Papasso, la Sibaritide è pronta a cogliere l’opportunità che sarebbe maggiormente propizia perché in pochi anni –da qui al 2024- si chiuderebbe il cerchio di richieste di migliorie, di opere perennemente annunciate e mai realizzate».

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