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Abatemarco, progetto esecutivo di Sorical per la frana di maggio In evidenza

  • Si attendono le pre-autorizzazioni di chi di competenza
Lavori passati sull'Abatemarco Lavori passati sull'Abatemarco

MALVITO - A seguito della cospicua rottura di una delle condutture dell’Abatemarco, lo scorso 7 maggio si sfiorò la tragedia in località Vaditari che vide, in seguito ad un consistente evento franoso, una mezza alluvione di fango e detriti, il ferimento d’una persona e lo sgombero d’alcune abitazioni. Immediati furono i lavori di riparazione, proseguiti per tutta la notte tra il 7 e 1'8 maggio da operai Sorical, che portarono al ripristino della condotta idrica che costituisce l'asse d’adduzione primario dell'acquedotto posto a servizio d’una vastissima area della nostra provincia composta da ben venticinque comuni tra i quali Cosenza, Rende, Castrolibero, ecc.

Venne quindi installato un sistema di monitoraggio H24 per rilevare eventuali problematiche. Ora, la stessa Sorical - tramite l’ingegner Sergio De Marco, direttore area operativa - ha fatto pervenire alle parti interessate alla questione tra cui il Comune, la Regione, la Prefettura, i tecnici ed ai legali che si occupano della vicenda, una nota nella quale «confermando gli impegni assunti nel corso delle riunioni tenute presso l’Ufficio territoriale del Governo, ha allegato un progetto esecutivo per una serie d’interventi d’ingegneria geotecnica e naturalistica che, per un importo complessivo pari a poco più di 222mila euro al lordo del ribasso che si conseguirà in fase d’affidamento, potrà assicurare la completa stabilizzazione di tutte le aree interessate dai fenomeni franosi. Nel progetto sono già inclusi gli ulteriori sistemi di monitoraggio permanente della stabilità del pendio che aumenteranno ulteriormente le condizioni di sicurezza del contesto. Tali interventi – precisano da Sorical, che resta in attesa delle autorizzazioni preliminari per operare – «sono in ogni caso necessari, anche nell'ipotesi in cui si dovesse in prospettiva optare per una variante di tracciato, sia per gli ovvi motivi nel dover restituire piena stabilità alle proprietà private danneggiate».

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