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In attesa delle prossime elezioni, a Spezzano tutto tace

SPEZZANO ALBANESE - A sette mesi circa dalle prossime elezioni amministrative locali per il rinnovo della carica di Sindaco e dei componenti del Consiglio Comunale, la campagna elettorale paesana non decolla, rimanendo, allo stato, tutto vago ed incerto.
In questo momento “l'attesa” pare il termine più indicato per raffigurare l'attuale quadro politico spezzanese.

Questioni di cittadinanza... onoraria!

Certamente positiva l'iniziativa del conferimento della cittadinanza onoraria a Don Fiorenzo De Simone che sarà formalizzata mercoledì 20 settembre in seno al Consiglio comunale di Spezzano Albanese.
Questa volta (e non può che far piacere) le istituzioni politiche locali sono state capaci di interpretare il sentimento diffuso di stima e riconoscenza della comunità verso un pastore che, dopo 15 anni di amorevole cura, deve separarsi dal proprio gregge.

Lo Scalo cittadino una risorsa da rivalutare

Già nei primi decenni del secolo scorso la classe dirigente spezzanese, costituita dalla locale borghesia terriera e da quella intellettuale, aveva tratteggiato le linee direttrici fondamentali su cui costruire il futuro del paese, quarto centro, all'epoca, dell'Arberia (vedi censimento anno 1901).
In effetti, nel 1915 la stazione di Spezzano Albanese (edificata nel 1876) era stata potenziata, fungendo da scalo merci, oltre snodo di diramazione tra la tratta Sibari-Cosenza e Spezzano-Lagonegro.

Pnrr e identità, un piano da approfondire in tempi stretti

Con l'attuazione del Pnrr la prossima legislatura (2024-2029) per i Comuni italiani, i quali dovranno gestire direttamente circa 50 miliardi (a titolo di investimenti concernenti le scuole, gli asili nido, la rigenerazione del verde urbano, lo sport, i borghi storici, l’housing, le comunità energetiche, la disabilità, le piste ciclabili, le metropolitane, i tram e quant'altro), sarà una partita irripetibile le cui compagini politiche locali, certamente, non vorranno farsi sfuggire.
Di conseguenza tutte le sfide elettorali amministrative prossime previste saranno più significative ed accese di quanto si possa pensare.

Quelli che Spezzano... un testo, una storia

È passato sotto silenzio nella comunità arbëreshe l’interessante saggio storico-politico, scritto dalla giornalista Tiziana Barillà, intitolato “Quelli che Spezzano - Gli arbëreshë tra comunalismo e anarchia”, edito da Fardango libri.
La brillante autrice ha ricostruito la “singolare e straordinaria” esperienza del movimento anarchico nel paese più grande (in termini demografici) dell’Arberia, mettendo in risalto l’evoluzione ideologica, nonché l'azione pratica delle predette forze libertarie locali che, tra gli anni Settanta ed il primo decennio del nuovo secolo, hanno assunto una reale centralità nel contesto politico e sociale comunitario spezzanese, destando l'interesse dell'anarchismo nazionale ed internazionale.

Il governo Meloni cambierà l'Italia?

Ironia della storia, dopo un secolo esatto, Giorgia Meloni, nelle prossime settimane otterrà il conferimento dell'incarico da parte del Presidente Mattarella per la formazione del nuovo Governo, il primo esecutivo di destra della storia repubblicana.
Francamente la narrazione allarmista dei “Nipoti dell'antifascismo” non convince.

Bergoglio icona di sinistra?

Il progressismo Globale in crisi, orfano da tempo di una guida politica, considera, ormai, Papa Francesco il portabandiera della sinistra che lotta contro le diseguaglianze, oltre che in favore delle tematiche ecologiste, la nuova frontiera ideologica del radicalismo occidentale.
Il Pontefice è divenuto, volente o nolente, un'icona di sinistra!
Massimo D'Alema, presentando il libro ‘Cattolici senza partito?’, ha dichiarato che “Francesco è il principale leader della sinistra, nel modo più significativo”.

Un ricordo di Falcone a 30anni dalla strage di Capaci

A seguito del “trasferimento obbligato” a Roma alla Direzione Generale degli Affari Penali del Ministero della Giustizia, preparandosi ad essere nominato Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, il 23 maggio 1992, moriva Giovanni Falcone, il magistrato simbolo finalmente vincente della lotta dello Stato contro la mafia.
La Strage di Capaci (e successivamente quella di via d'Amelio) ha rappresentato uno di quegli episodi drammatici che hanno cambiato la Storia della Repubblica Italiana la cui reazione dello Stato (e dei corpi intermedi di esso, nonché della società civile) alla vile violenza mafiosa esprime, ormai, un valore fondante della costituzione materiale del paese che rifiuta e non tollera ogni forma di illegalità.

Quale Partito Repubblicano?

Da diversi anni in Italia si è costituito, non senza difficoltà e dopo un determinato percorso, un partito democratico nato dalla fusione di due tradizioni politiche ed in esso sono confluiti coloro i quali si riconoscono nella tradizione progressista e riformista. Di contro, recentemente Salvini ha parlato del progetto, peraltro già lanciato da Berlusconi nel 2015, di un partito repubblicano sul modello dell’elefantino americano, suscitando qualche polemica in quanto, nel caso italiano, un partito che porta il nome di “repubblicano” esiste già ma non è tanto affine al progetto conservatore di cui dovrebbe esserne espressione. Tuttavia, al di là dell’aspetto terminologico, ciò che occorre valutare sono le problematicità che questo processo comporta.

Alta velocità a Tarsia: non perdiamo il treno!

È passata quasi sotto silenzio la notizia che il PNRR (piano nazionale di ripresa e resilienza), predisposto dal Governo Draghi, preveda il passaggio dell'Alta velocità nel nostro territorio. Si tratta di un progetto rivoluzionario, del costo di circa 20 miliardi, che dovrà realizzare una nuova linea ferroviaria di “alta velocità” (300 km/h) che percorrerà il tragitto da Salerno a Reggio Calabria seguendo l’autostrada del Mediterraneo, deviando da Praia per Tarsia (collegamento con la linea jonica) e passando per Cosenza.

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